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13 gennaio 2012, ore 22.36: la potente agenzia di rating Standard & Poor's sferra quello che i media chiameranno un "attacco all'Europa": declassamento per Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Austria, Cipro, Malta, Slovacchia e Slovenia. Siamo nel bel mezzo della più grande crisi economica della storia recente dell'Eurozona. Crisi ancora più grave per l'Italia, che è sotto attacco già dal 2011 e sta perdendo credibilità agli occhi degli investitori internazionali. Tutto finito? Decisamente no. Come in un deja vu collettivo, a distanza di quasi dieci anni tornano a profilarsi all'orizzonte inquietanti segnali di nuove crisi pronte a travolgerci. Ecco allora che diventa necessario prendere le dovute precauzioni. In un libro, il racconto senza filtri del Pubblico Ministero protagonista dell'unico processo penale mai intentato contro le agenzie di rating.